Mario Vidor

 

Mario Vidor

 

Le pietre della memoria

16 novembre 2017 - 23 febbraio 2018

Galleria: Anteprima d'arte Contemporanea – Roma

a cura di Noemi Pittaluga

 

Inaugurazione: giovedì 16 novembre ore 19.00

 

La Galleria Anteprima d'Arte Contemporanea è lieta di presentare Le pietre della memoria, una mostra personale di Mario Vidor a cura di Noemi Pittaluga.

 

In Sicilia, tracce del passato e Roma, le colonne dell'Impero, Mario Vidor non attiva una mera riproduzione della realtà attraverso il mezzo fotografico, ma si distacca dal genere documentaristico creando un percorso visivo che trascende il soggetto inquadrato. Come statue totemiche del passato, le pietre, erose dal tempo, rimangono solidamente ancorate alla loro terra, immobili spettatrici degli eventi che hanno inevitabilmente modificato la società. L'utilizzo del bianco e nero accentua e sottolinea l'intenzione dell'autore; Vidor infatti sviluppa un ragionamento che si svolge seguendo due modalità di elaborazione: quella oggettiva, che prende in esame il passato storico, e quella soggettiva, che spinge colui che guarda a meditare sulle proprie esperienze. Il mare, le piante, il cielo, che si scorgono in lontananza nelle immagini, diventano elementi altrettanto protagonisti all'interno della composizione estetica, e la natura si fonde spontaneamente alle costruzioni di templi dedicati a divinità pagane (Tempio di Erode Vincitore, Tempio di Apollo Sosiano, Tempio della Concordia) e istituzionali (Villa Adriana, Arco di Costantino, Teatro di Selinunte) dei popoli graco-latini. Inoltre la classicità incontra la cristianità in diverse opere che inquadrano il Foro Romano e i monumenti, icone rappresentative della Capitale, come il Colosseo e Castel San'Angelo,  replicano la dualità percettiva trasmessa dall'immagine: il masso spesso squadrato - sopratutto nelle fotografie siciliane - si tramuta in un istante di memoria. L'incontro tra lo sguardo e l'opera si manifesta all'improvviso come un flashback emotivo; tasselli di un puzzle compongono un quadro intimo, uno spazio di riflessione e di raccoglimento. È spontanea l'immedesimazione con l'Adriano pensoso di Marguerite Yourcenar; per il tempo dell'osservazione lo spettatore sembra incarnare l'Imperatore all'interno del suo Teatro Marittimo e ragionare sull' '"immortalità intermittente" dell'umanità, sulla possibilità, seppur faticosa e quasi magica, di una comunità di intenti e di pensiero. La pace, la libertà, la giustizia e la cultura, simboli di civiltà, sono i valori che, citati nel romanzo, sembrano divenire focali per l'osservatore: siamo sicuri anche noi che, a intervalli irregolari, l'uomo riuscirà con impegno a ristabilirli. Proprio questo equilibrio tra spiritualità e forma, che si esprime nella nettezza dello sguardo degli scatti di Mario Vidor, trasmette al fruitore una condizione di armonia, di calma e di serenità che solo la saggezza dell'anziano, testimone di vita, è capace di elargire al suo ascoltatore. L'artista, attraverso questa personale mappatura degli edifici classici a Roma e in Sicilia, sembra imporci una tregua dalla frenetica e caotica quotidianità. La sdrammatizzazione degli accadimenti giornalieri può avvenire soltanto attraverso questo lucido atto di distacco che ci lascia ineluttabilmente un sorriso comprensivo e di apertura nei confronti del mondo.

 

 Mario Vidor (Farra di Soligo 1948) dalle prime esperienze pittoriche negli anni Ottanta, sposta la sua ricerca sulla fotografia, focalizzando l'attenzione in due direzioni: l'indagine storico-scientifica e il linguaggio creativo. Alla sua prima pubblicazione Sulle terre dei Longobardi (1989), sono seguiti diversi altri volumi di fotografia, e alcune singolari cartelle foto-litografiche. Ha vinto molti premi: nel maggio 2003 ha ricevuto il riconoscimento B.F.I. dalla FIAF e nel 2014 il riconoscimento A.F.I. Ha tenuto numerosissime mostre personali (oltre 290) nelle principali città italiane e all’estero (Francia, Germania, U.S.A., Repubblica Popolare Cinese, Croazia, Austria, Slovenia, Canada, Russia) dove le sue opere sono conservate in importanti collezioni di musei e gallerie.

 

Noemi Pittaluga (Genova 1985) Laureata e specializzata in Saperi e tecniche del linguaggio teatrale, cinematografico e digitale presso l'Università La Sapienza di Roma; dopo un Master in Curatore museale e di eventi performativi dello IED, si sta specializzando in Storia dell'arte presso l'Università La Sapienza di Roma. Ha pubblicato il saggio Un'identità incerta tra vita e morte (Editoria e Spettacolo, 2012) e il libro Studio Azzurro. Teatro (Contrasto, 2012); dal 2010 lavora come curatrice indipendente e presso la Galleria Gallerati di Roma.

 

 

Anteprima d'arte contemporanea (Piazza Mazzini, 27 - 00195 Roma - Scala A, terzo piano - Tel. + 39 06.37500282 - Fax + 39 06.37353754)

Inaugurazione: giovedì 16 novembre 2017, ore 19.00

Fino al 23 febbraio

Orario: dal martedì al venerdì 15.30/19.00

Ufficio stampa: Anteprima d'arte contemporanea,

Informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , www.anteprimadartecontemporanea.it

Piazza Mazzini, 27 - 00195 Roma - Tel. + 39 06.37500282 - info@anteprimadartecontemporanea.it - www.anteprimadartecontemporanea.it